La sospensione emotiva ci può aiutare molto – di Lucia Di Palermo

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Vi è mai capitato di avere un progetto a cui tenete tantissimo, un esame, una questione di lavoro, un rapporto che non va nel verso che avevate preventivato? Vi è capitato di sentire di aver fallito per questa ragione?

Vorrei farvi riflettere su due aspetti :
1- il fallimento come lo intendiamo noi non esiste
2- Se il progetto non va come preventivato in quel momento può dipendere da 1000 cause

Forse non è il momento giusto per essere affrontato? Forse potremmo guardare la situazione da un altro punto di vista?
Oppure dovremmo per un attimo (non in senso letterale) prendere le distanze da quel progetto e guardalo senza giudizio ed analizzare i dettagli che ci stanno allontanando dal risultato sperato.
La sospensione emotiva che creiamo nei confronti del progetto ci permetterà di analizzarlo come se fossimo terzi rispetto a ciò che ci coinvolge e magari ci farà comprendere che esistono strumenti ulteriori rispetto a quelli utilizzati fino a quel momento.
Voi direte “la fai facile tu!!! E se non riesco a prendere la distanza emotiva?
Bè lì la questione è un’altra e tra le 1000 ragioni che non ci permettono di raggiungere l’obiettivo c’è una domanda che dovremmo porci in questo caso:
“io sono il progetto? Il mio valore dipende dal risultato di quel progetto?”
A voi la risposta

A Lunedì, 

Lucia

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