MILLEPROROGHE 2024 E DECRETO LEGGE PNRR QUATER PER GLI ADDETTI ALL’UFFICIO PER IL PROCESSO – del dottor Francesco Pizzigallo

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1)Milleproroghe; 2) Monitoraggio PNRR al 31 gennaio 2024 e PIAO;3) Decreto PNRR Quater; 4) il
nuovo bando per gli addetti upp

Milleproroghe
È stato finalmente approvato la sera del 21 febbraio al Senato il decreto-legge 30 dicembre 2023,
n. 215, recante disposizioni urgenti in materia di termini normativi, meglio noto come
milleproroghe. Nella miriade di commi, numeri e lettere, che compongono ogni singolo articolo di
questo provvedimento ormai trentennale, è stata inserita la proroga degli addetti upp fino al
30.06.2026. Questo il testo dell’art. n.9 1 lettera b: “all’articolo 11, comma 1, primo e terzo periodo,
in materia di durata dei contratti a tempo determinato del personale addetto all’Ufficio per il
processo, le parole: «della durata massima di trentasei mesi» sono sostituite dalle seguenti:
«avente sca­denza non successiva al 30 giugno 2026, anche per effetto di proroga,”. Nel comma
successivo sono stati rideterminati i numeri del personale amministrativo e tecnico di supporto che
è passato dai previsti 5410 al numero massimo di 4745 unità: i data entry sono scesi da 3000 a
2500, i tecnici di supporto da 750 a 145 mentre i tecnici di amministrazione sono saliti da 1660 a
2100. La proroga è sicuramente il più grosso risultato raggiunto fino ad ora dal punto di vista dei
lavoratori. A dire il vero mi è sempre sembrata quantomeno stravagante l’idea originaria per cui fra
giugno e settembre 2024 nelle già carenti stanze dei palazzi di giustizia migliaia di upp, almeno
5000, del primo scaglione avrebbero dovuto condividere gli spazi con altri 8000 vincitori del nuovo
concorso (tra cui è immaginabile ci sarebbe potuta essere una parte significativa del personale in
servizio). Il 28 marzo è arrivata a tutti i 5500 circa prorogati attraverso la mail istituzionale anche la
comunicazione della proroga con provvedimento n. 6401.ID del Direttore generale del personale e
della formazione del Ministero.
Monitoraggio PNRR al 31 gennaio 2024
La proroga aiuta la stabilizzazione? Senz’altro sì. Il peggiore ostacolo a una stabilizzazione, dopo il
reperimento delle risorse economiche, sono i numeri elevati delle risorse PNRR. Al 31 gennaio gli
addetti upp erano 5712, che è un numero fisiologicamente destinato a calare, a cui da giugno si
aggiungeranno i 4000 circa del nuovo bando biennale. Quanti ne rimarranno a fine giugno 2026?
Per la percentuale di dimissioni, che fino al 31 gennaio è stata del 31 %, e che gli incentivi per
attrarre e trattenere vogliono ridurre drasticamente, è possibile prevedere che ne rimarranno oltre
8000. La stabilizzazione riguarda anche il personale di supporto (gli ex 5410), dove il tasso di
abbandono è stato inferiore al 26% e ai 2938 al 31.01.2024 si prevede di aggiungere altre 743
unità di funzionari amministrativi e tecnici. Pertanto a fine giugno 2026 con lo stesso tasso di

abbandono ne dovrebbero rimanere quasi 3500. Il totale nella migliore delle ipotesi dovrebbe
raggiungere 11.500 unità, ma l’obiettivo del ministero è non scendere sotto le 10000 unità. Quante
assunzioni prevede il PIAO, ancora in attesa di registrazione da parte della Corte dei Conti? 1947
(1000+500+447) da fonte normativa per mantenimento risorse PNRR inquadrabili come funzionari,
mentre dal canale dell’economie di bilancio ci sarebbero 1862 funzionari da assumere nel triennio.
Il totale fa 3809: pochi in confronto alle migliaia di funzionari Pnrr. Rimangono gli assistenti: 623
(472+151) da fonte normativa e 9882 (di cui mille autisti) dall’altro canale. Il totale fa, esclusi i
conducenti, 9509: troppi per i soli data entry o i tecnici di supporto, non inquadrati come funzionari.
Nella dotazione organica, che è quasi satura per i funzionari, si possono ridurre gli assistenti e
aumentare il numero dei funzionari. O trovare nuove risorse finanziarie. Altre soluzioni sono
propaganda politica e sindacale.
Decreto PNRR quater
È stato pubblicato sabato due marzo il decreto PNRR quater. Due sono gli articoli che riguardano il
settore giustizia. L’art.22 ingloba una serie di disposizioni: l’ampliamento della partecipazione al
secondo bando upp con l’inclusione dei laureandi che hanno completato il ciclo di esami; la
significativa sostituzione dell’intero periodo di servizio con soli due anni consecutivi ai fini della
validità come titolo di preferenza; l’opzione di scelta in caso di scorrimento di due o più distretti;
infine per le risorse Pnrr, che sono vincitrici di concorsi di altre amministrazioni pubbliche, la
possibilità di poter differire la immissione in ruolo e non oltre il 30.06.2026, previo assenso di tale
amministrazione. Al di là della fattibilità del differimento della immissione in servizio e della
opinabilità della inclusione dei laureandi, è molto importante il riconoscimento del titolo di
preferenza a parità di titoli e di merito non solo nei concorsi della giustizia onoraria ma nei concorsi
delle amministrazioni dello Stato.
L’art. 22 inserisce anche l’art.16 bis nel decreto legge 9.06.2021 n.80, convertito con modifiche
nella legge 6.08.2021 n.113, che riguarda la stabilizzazione del personale assunto a tempo
determinato. Il punto n.1 autorizza l’assunzione delle risorse PNRR che abbiano lavorato per
almeno 24 mesi continuativi e siano rimasti in servizio fino al 30.06.2026 attraverso “una selezione
comparativa sulla base dei distretti territoriali e degli uffici centrali, nei limiti delle facoltà
assunzionali previste a legislazione vigente e dei posti disponibili in organico, con possibilità di
scorrimento fra i distretti”. Non viene specificato se la selezione comparativa sarà per titoli e o
anche esami, ma lascia intendere che gli aspiranti potrebbero essere in numero superiore ai posti
messi a concorso. Viene meno, da parte del legislatore, l’ipotesi di un concorso aperto e anche la
previsione di una quota di riserva in favore di un canale completamente riservato di assunzione per
chi sarà rimasto in servizio fino al 30.06.2026. Sui numeri viene imposto il limite delle facoltà
assunzionali e dei posti disponibili, ma può essere indicativo quanto previsto nel punto 2 per la
stabilizzazione delle risorse PNRR della Giustizia amministrativa. A fronte di contratti PNRR di 30

mesi era stata prevista l’assunzione di 168 funzionari, di cui 120 amministrativi, in due distinti
scaglioni; era stata disposta, prima della scadenza, la proroga per quelli in servizio e lo scorso
anno si è provveduto a fare un nuovo bando per un numero più limitato di posti a integrazione delle
risorse venute meno. Ora la stabilizzazione prevista in bozza per 110 funzionari e 11 assistenti, è
diventata nella bozza definitiva di 80 funzionari e 10 assistenti. Viene prevista sostanzialmente la
stabilizzazione del 55% del personale PNRR con gli stessi requisiti delle risorse Pnrr civili e penali,
con copertura sulla base delle risorse del bilancio autonomo della giustizia amministrativa. Per la
giustizia civile e penale la copertura finanziaria di fonte legislativa riguarda le già datate 1000
risorse per il penale, 500 per il civile e le ulteriori 447 risorse ex art. 13 bis dell’ultimo decreto
legislativo PA. Rimane lo spazio delle facoltà assunzionali previste dal PIAO che sono quasi sature
per i funzionari e invece registrano migliaia di scoperture per gli assistenti. Si potrebbe ridurre il
numero degli assistenti per ampliare quello dei funzionari, che rappresentano la maggior parte
delle risorse PNRR, in modo da avvicinarsi quanto più è possibile a quella quota 6/7000 addetti
upp, faticosamente tenuta tra le 700 circa scoperture originarie e le oltre 2000 fra rinunce e
dimissioni. La possibilità di ricorrere allo scorrimento fra i distretti dovrebbe garantire un recupero
di risorse pnrr distribuito nel tempo dei due anni di durata della graduatoria. Sulle modalità di
selezione comparativa escluderei un hunger games, o per opposto un solo colloquio orale senza
tenere conto dei titoli di servizio: Questi ultimi potrebbero essere la base fondante della
valutazione.
Nei successivi commi oltre a disposizioni tecniche viene autorizzata l’assunzione di 70 unità di
personale dirigenziale non generale. L’articolo 24 norma incentivi per gli uffici pubblici per il
conseguimento degli obiettivi stabiliti dal PNRR e riservati al personale amministrativo,
prevalentemente attraverso risparmi sulle assunzioni dei fondi PNRR. Un ulteriore articolo, previsto
inizialmente per un reclutamento straordinario di magistrati, è stato depennato e, in ragione
dell’ultima ipotesi di un concorso riservato agli avvocati con almeno 10 anni di iscrizione all’albo,
non è una notizia negativa. La pubblicazione è prodromica al bando del secondo scaglione.
Il nuovo bando per gli addetti upp

È una lunga attesa quella del bando per 4000 addetti upp, causata anche dalla scelta del dicastero
di via Arenula di aprire la partecipazione ai laureandi, che hanno completato il ciclo degli esami e si
sono laureati nei 60 giorni dalla pubblicazione del bando. Agli oltre 2500 posti scoperti il Ministero
ha aggiunto 1310 posti nei distretti dove il raggiungimento degli obiettivi è più lontano. Questi posti
aggiuntivi sono suddivisi in 385 al Nord, 422 al Centro e 703 al Sud, mentre non è definito il
numero in Cassazione, dove si presume saranno messi a bando solo i posti scoperti. Si sale quindi
a 9560 posti

rispetto al numero iniziale di 8250, inclusivo dei 200 in Cassazione. Un aumento del 17,50% circa
al Nord e al Centro, mentre al Sud è sopra il 20 %. A questi numeri si aggiungeranno quelli delle
scoperture al 12 febbraio in modo da arrivare a quasi 4000 nuove risorse PNRR da assumere con
un contratto biennale o inferiore considerato che in meno di 90 giorni è impossibile concludere con
la presa di servizio un concorso con decine di migliaia di partecipanti previsti.

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