Generalmente, in una discussione si tende a parlare uno sopra l’altro, con poche pause tra una
battuta e l’altra. Mentre il nostro interlocutore parla, la nostra tendenza è pensare a preparare la
nostra risposta piuttosto che ascoltare. In tale contesto, ogni silenzio che si verifica viene percepito
come imbarazzante. Molte persone sono a disagio con il silenzio. Al contrario i negoziatori efficaci
sanno che il silenzio può essere uno strumento utile.
Il silenzio in mediazione è fondamentale per diversi motivi:
1. Ascolto attivo. Il silenzio permette al mediatore di utilizzare le abilità di ascolto attivo:
parafrasi, ricerca e riconoscimento. L’ascolto attivo non è un’abilità istintiva; la nostra
tendenza è invece quella di difendere il nostro punto di vista.
2. Riflessione. Le persone hanno spesso difficoltà ad ascoltare veramente l’altra parte in una
negoziazione, perciò durante i momenti di silenzio, le parti hanno il tempo di riflettere su ciò
che è stato detto e sulle proprie emozioni. Questo può portare a una maggiore
consapevolezza e comprensione delle proprie posizioni e di quelle altrui.
3. Riduzione della tensione. Il silenzio può aiutare a ridurre la tensione e a calmare le
emozioni. In situazioni di conflitto, un momento di pausa può prevenire reazioni impulsive e
favorire una comunicazione più pacata e costruttiva.
4. Comunicazione non verbale. Il silenzio permette di osservare e interpretare la
comunicazione non verbale, come gesti, espressioni facciali e postura. Questi segnali
possono fornire informazioni preziose sullo stato emotivo delle parti.
5. Creazione di uno spazio sicuro. Il silenzio può creare un ambiente in cui le persone si
sentono ascoltate e rispettate. Ciò permette loro di sentirsi libere di esprimere i propri
pensieri e sentimenti senza paura di giudizi o interruzioni.
In sintesi, il silenzio è uno strumento potente che può facilitare la comprensione reciproca, la
riflessione e la risoluzione dei conflitti in modo più efficace. Come afferma William Ury, il silenzio
consente di “recarsi sul balcone” e “avere una visione distanziata delle cose vicine”.

Mondo ADR
MEDIAZIONE DELEGATA PROPRIA E IMPROPRIA IN APPELLO – della dottoressa Giovanna Del Bene
Parte della dottrina distingue tra due tipi di mediazione delegata: propria e impropria. Mediazione Delegata Propria Il giudice può disporre la mediazione in qualsiasi fase